Mac,n - Museo di arte Contemporanea e del '900

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Silvano Bozzolini

Fiesole (FI), 1911 / Poggibonsi (SI),1998


La sua formazione avviene all’Accademia milanese di Brera, dove arriva dopo aver viaggiato in alcuni paesi europei, e poi dopo il 1935 a quella di Firenze, dov’è allievo Felice Carena, e dove grazie a una borsa di studio può dedicarsi totalmente alla pittura.

Dopo gli anni di guerra, trascorsi in Albania e in Montenegro, ha preso attivamente parte ai fermenti artistici fiorentini ed è stato uno dei fondatori del movimento Arte d’Oggi, partecipando, tra il 1947 e il 1949, a tutte e tre le esposizioni del gruppo.

Dal 1947 intanto si è trasferito a Parigi, pur conservando stabili rapporti sia con l’ambiente toscano, dove trascorre, tra Poggibonsi e l’Isola d’Elba i periodi estivi, sia con quelli milanese e romano.

A Parigi, grazie all’amicizia con Emile Gilioli entra in contatto con Alberto Magnelli e poi, instaurato un rapporto di lavoro con la Galleria Denise Renée, sostenitrice delle correnti non figurative, con le figure emergenti dell’astrattismo parigino, Polyakoff e Vasarely soprattutto. Contemporaneamente consolida i suoi rapporti milanesi, con il MAC in particolare, che gli organizza la sua prima mostra personale alla Galleria Salto.

Nella capitale francese ha esposto varie volte, oltre che da Denise Renée, alla Galleria La Hume. Ha inoltre partecipato, quale membro fondatore e componente, con André Bloc, Fernand Leger e Sonia Delaunay, del comitato direttivo, alle esposizioni En plein air del Groupe Espace: a Biot nel 1954 e al Parco di Saint Cloud nel 1955.

Dal 1950 in poi è stato regolarmente invitato al Salon de Mai e dal 1956 al Salon des Réalites Nouvelles.

Nel 1971 ha esposto al Museo d’Arte Moderna della Ville de Paris e nel 1973 la Biblioteca Nazionale di Francia ha accolto una retrospettiva del suo lavoro di incisore.

Nel corso della sua lunga carriera ha esposto, con proprie mostre personali o all’interno di rassegne collettive, nelle principali città europee e americane. Ha inoltre collaborato alla decorazione di importanti architetture, soprattutto a Parigi, ma anche in Italia, nella nuova chiesa di Orbetello, progettata da Giovanni Michelucci.

Sue opere sono conservate in alcuni dei principali musei del mondo, dal MOMA di New York alle Gallerie d’Arte Moderna di San Paolo, Firenze, Madrid e Parigi.

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