Mac,n - Museo di arte Contemporanea e del '900

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Alfredo Fabbri

Grosseto, 1926


Alfredo fabbri perde il padre all'eta' di due anni e assieme al gemello viene cresciuto dalla mamma nella sua citta' natale con molte difficolta'. Verso la fine della guerra si trasferisce al barba (PT) dagli zii che possedevano dei terreni e li coltivavano . Li' frequenta le scuole tecniche e inizia a disegnare paesaggi, contadini e campi, immerso immerso in quel mondo che lo vedeva coinvolto anche da un punto di vista lavorativo.Tra il 1948-49 si iscrive alla scuola di disegno tecnico di Torino , ma in seguito ad un incidente che gli compromette la vista non riesce a conseguire il diploma. Alla fine degli anni quaranta inizia il servizio militare prima a Catania e in seguito a Roma e comincia a studiare arte studiando direttamente le opere dei maestri. Agli inizi degli anni Cinquanta torna in Toscana , si trasferisce a Pistoia e, visitando spesso Firenze, conosce e frequenta Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Alfiero Cappellini, artisti fondamentali per la sua formazione. Soprattutto con Cappellini nasce un sodalizio artistico che li vedra' spesso congiunti nel confronto quotidiano con la natura. Nel 1954 realizza la prima mostra personale a Grosseto, mentre l'anno seguente e' presente con alcune opere alla VII Quadriennale di Roma. Nel 1957 espone a Lyceum con Conti, Capocchini e Colacicchi  e una sua opera viene acquistata ed entra nella collezione della galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti. Dagli anni Sessanta lo stile e il gusto di Fabbri si modificano e dalle lezioni dei maestri contemporanei torna a studiare i primitivi Cimabue , Giotto, Masaccio alla riscoperta delle proprie origini e tradizioni. Gli anni Sessanta cominciano con un'intensa attivita' espositiva in gallerie pubbliche e private e partecipa a numerose rassegne internazionali: Burgdof ( Svizzera) (1966), Parigi ( 1968), New York (1969). I suoi dipinti sono spesso dedicati a Notturni e Paesaggi sotto la neve.Fra gli anni Sessanta e Settanta i frequenti viaggi del pittore divengono sua fonte primaria di ispirazione: sono molte , in questi anni, le mostre tematiche nelle quali vengono esposte opere dedicate alle citta' visitate in Europa, Africa e Sudamerica. Nel 1988 illustra la Suite parigina del poeta Piero Bigongiari : gli anni Ottanta sono effettivamenete caratterizzati da un'intensa attivita' grafica che diventa determinante a causa di una minore attenzione alla pittura realistica. Inizia a comporre litografie con immagini chiare e facilmente leggibili, spesso anche con scopi illustrativi. Degli anni Novanta predilige temi legati a vedute della Maremma e alle nature morte con i fiori, non trascurando comunque la realizzazione di ritratti dei suoi familiari  che spesso coniuga in dipinti dove domina una profonda liberta' compositiva. Nel 2007 e' stata organizzata una sua mostra antologica dal comune di Quarrata e la fondazione banche di Pistoia e vignole per la Cultura e lo Sport ( 10 Febbraio – 11 marzo 2007- Polo tecnologico, Piazza Agenore fabbri a Quarrata).

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