Mac,n - Museo di arte Contemporanea e del '900

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Paolo Fabiani

Montevarchi ( AR), 1962


Paolo Fabiani si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1985 in pittura e scultura. Inizia la sua attività artistica con quadri raffiguranti alberi e cieli, che egli dipingeva soffiando direttamente sul colore tramite una cannula, il respiro dell’artista modellava e dava origine alla forma futura. L’idea di usare il soffio nasce in Fabiani nella ricerca della cultura dei miti ed è un valore archetipo ricco di senso e simbolicità. Così come per gli stoici, e ancora prima per Aristotele, ritenevano che un soffio fosse l’universo, la natura, Dio e l’anima, Fabiani, seguendo studi cosmologici e meteorologici, ritiene che il soffio sia innato in coloro che sono muniti di un cuore poiché in esso si diffonde e comunica la vita, e regola quindi quindi le leggi universali. Nel 1998 inizia la sua carriera artistica esponendo alla galleria N.29 di Ginevra. Nel 1991 e nel 1992 partecipa al XXXIII° e XXXIV° Festival dei Due Mondi di Spoleto, e nello stesso anno vienee invitato da Achille Bonito Oliva a esporre in Sicilia per le Orestiadi di Gibellina Sue opere erano presenti nel 1996 alla XII Quadriennale di Roma, tra le Ultime generazioni. Al National Museum of Contemprary Art di Seul (Corea) Fabiani rappresenta i giovani artisti italiani esponendo con Manzù, Marini, Fontana, Burri. Nel 1999 insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Verso la fine del secolo la ricerca di Fabiani si indirizzata verso la tridimensionalità e così nascono le prime sculture che vedono, inizialmente come soggetti preferenziali figure femminili, poi il ciclo di opere ispirate alla Commedia dell’Arte. In Nella mia macchina c’è musica, del 1999, si sintetizza un diverso percorso in cui la scultura si decontestualizza dal suo assoluto mostrarsi e si inserisce in ‘contenitori’ nuovi, contesti diversi, attraverso una spiccata ironia, come ad esempio una vecchia automobile. Realizza nel 2000 due importanti eventi a Siena: un’istallazione al Museo Civico nel Palazzo Pubblico e un’esposizione al Centro d’Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse

Il suo lavoro per Uscita Pistoia, ripropone la visione dell’arte anche come sguardo ludico, gioco delle forme e dei significati. Da qui una ‘zattera’ in Lego, idea di creazione e gioco continuo, che sembra naufragare, stretta in una dimensione senza uscita che è poi quella del nostro quotidiano, di consapevolezze, certezze che possono essere limitanti ed inibitorie per la nostra creatività. Paolo Fabiani, assieme a Rossella ha creato nel 2010 a Pratovecchio (AR), in un edificio di archeologia industriale, un laboratorio di arte contemporanea denominato Hymmo Art Lab dove insieme a colleghi e giovani artisti sperimenta nuove forme d’arte.

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