Mac,n - Museo di arte Contemporanea e del '900

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Vairo Mongatti

Firenze, 1934


Allievo di Giuseppe Viviani e di Rodolfo Margheri, Vairo Mongatti si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1965, dove attualmente, dopo un periodo d’insegnamento alla Clementina di Bologna, è titolare di una cattedra di tecniche dell’incisione.

Tramite la tecnica dell’acquaforte Mongatti si è affermato tra i più notevoli incisori italiani, rimanendo fedele, nella sua grande e raffinata padronanza tecnica, a un concetto “calligrafico” di realtà, il quale nella sua articolata struttura non si ferma alla corsiva apparenza, ma, attraverso le maglie di quella realtà penetra nell’essenza delle cose, siano esse interni di ambienti, scorci di paesaggio, oggetti e fiori amatissimi.

Accademico ordinario per la Classe di Pittura della fiorentina Accademia delle Arti del Disegno, interamente dedito all’insegnamento e al suo lavoro d’incisore, Mongatti assomiglia anche nel suo viver discreto ai suoi maestri Margheri e Viviani, e all’altro suo spirituale, Morandi. La sua presenza si percepisce dunque quasi esclusivamente attraverso la riconoscibilità della sua opera che non per altre pubbliche partecipazioni.

L’artista è stato invitato alle più importanti rassegne, come la Biennale Nazionale dell’Inci-sione a Cittadella nel 1969, 1972 e 1985, e ancora nel ’72 alla Biennale della Grafica a San Paolo del Brasile alla Biennale Internazionale della Grafica a Palazzo Strozzi nel 1970 e nel ’74. Nel 1981 ha esposto alla Biennale Internazionale dell’In-cisione a Seul.

Un “lento accumulo di esperienze”, come ha scritto Domenico Viggiano nel catalogo della mostra sulle acqueforti dell’artista tenuta nel ’96 a Villa Renatico Martini, attraverso le quali “si formava l’incisore ‘vero’, quello che ama far emergere il segno, scavato dall’acquaforte, nella lastra morsa da una trama ricca e fittissima, che restituisce fogli preziosi per tono e umore”. Esperienze ancor più visibili nelle grandi rassegne personali, come quella citata di Monsummano e sull’altra antologica di lavori compresi tra il 1963 e il 1990 tenuta a Santa Croce sull’Arno alla Galleria dell’Incisione Nuvola Nera.

Le sue opere si trovano in musei e raccolte pubbliche, come la Galleria d’Arte Moderna di Torino, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi a Firenze, la Biblioteca Paolina della Città del Vaticano, la Raccolta Bertarelli a Palazzo Sforzesco a Milano.

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