Mac,n - Museo di arte Contemporanea e del '900

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Valentino Moradei Gabbrielli

Scandicci (FI), 1959


Valentino Moradei si è diplomato con Oscar Gallo all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1981. Il suo primo periodo lavorativo lo portò per un biennio a Hierapolis, in Turchia, dove apprese le tecniche del restauro di marmi antichi, che poi gli consentirono di tenere un corso di restauro scultoreo presso il museo archeologico di Izmir.

Attivo anche come grafico, presenterà nel 1982 a Madrid bozzetti per i manifesti della Biennale Internazionale di Arte e Sport e, nell’anno seguente, quello per la Pace, vincitore del concorso di Castiglioncello, al quale seguirà il manifesto per il 90° anno di fondazione della Camera del Lavoro di Firenze. Da tali molteplici esperienze Moradei si è formato solidamente nel mestiere, e l’idea plastica figurativa ereditata dal nonno Donatello Gabbrielli (scultore operante a Firenze tra le due guerre, discepolo ed erede degli scultori Fantacchiotti) gli è rimasta quale retaggio imprescindibile, monito a un impegno con il quale procedere lungo una ricerca figurativa in grado di esprimere il proprio tempo.

Nel 1984 Moradei inizia la sua carriera d’insegnante all’Istituto Statale d’Arte di Siena, e a Firenze presso alcuni istituti universitari statunitensi. Attualmente è titolare a Firenze della cattedra di discipline plastiche all’Istituto d’Arte di Porta Romana. Dal 1985 al ’90 lavora come scultore scenografo al Festival Pucciniano di Torre del Lago, alla Scala di Milano, al teatro comunale di Firenze e al Fabbricone di Prato, attività che gli consentirà l’uso dei più nuovi materiali plastici. Il lavoro di restauratore compiuto su statue antiche, alimenterà parimenti l’interesse per le patine, dal quale inizierà una specifica sperimentazione su resine sintetiche, rame, cemento e fibre di vetro, i cui risultati trovano interesse nelle varie mostre in Italia e all’estero. Nel 1982 Moradei si aggiudicherà il Premio Banca Mercantile per giovani scultori promosso dall’UIA presieduta da Ragghianti, esponendo a Palazzo Strozzi quindici sculture in materiali diversi: dal cemento, al bronzo e alla fibra di vetro, come la Figura maschile acquistata dalla Banca Mercantile. Nel 1986 gli verrà conferito il Premio Albacini dell’Accademia di San Luca (per tre bassorilievi in stucco) da una giuria tra i cui membri figuravano scultori come Venanzo Crocetti, Fausto Melotti e Quinto Martini. Nel 1990 una sua Figura maschile in piedi vincerà il concorso per l’arredo urbano del Cassero senese di Grosseto. Molto nutrita la sua attività espositiva: sedici mostre personali, tra le quali da ricordare nel ’95 le due di Tokyo, nel ’97 al Museo Burgkloster di Lubecca, nel ’98 ancora in Giappone a Fukuoka. Oltre quaranta le sue mostre collettive, tra scultura e grafica, tenute in Italia, Germania, Spagna e Giappone.

N2l 2008 l’artista dona al Comune di Greve in Chianti una fontana bronzea collocata nella piazza don Regoli dell’altezza di metri 2,90, intitolata Lympha.

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