Siliano Simoncini nasce a Pistoia 22 marzo del 1941 e studia all’Istituto d’Arte della sua città insieme a Sigfrido Bartolini. In quel periodo ha avuto modo di partecipare ai processi creativi della grafica soprattutto nelle modalità della tecnica del monotipo. Attualmente opera sempre nell’ambito delle arti visive anche se spesso i suoi interventi sono di tipo critico – letterario. Nonostante la sua partecipazione alle mostre degli artisti che con lui sono cresciuti nell’ambito della pittura pistoiese della seconda metà del XX secolo, il suo interesse si è rivolto all’aspetto critico e quindi lo troviamo presente come divulgatore di esperienze artistiche di grande livello. Critico non solo di arti grafiche, ma anche musicale, è docente di Progettazione per il tessuto all’ISIA di Pistoia e di Ricerca Visiva all’ISIA di Firenze. Dalla fine degli anni cinquanta ha svolto attività espositiva e ha comunque realizzato con architetti e scultori opere d’arte applicata per edifici e spazi pubblici. Numerosi sono gli esempi ai quali rivolgersi per conoscere l’attività di critico di Simoncini, come la mostra al Museo Marino Marini, Palazzo del Tau, dedicata a Alfredo Fabbri Lessico Familiare che vede lo impegnato a sviscerare le più recondite esperienze di vita e artistiche condivise negli anni della giovinezza con Fabbri oppure la presentazione alla mostra Paesaggi e figure di Mirando Iacomelli inaugurata nel 2010 all’ Ecomuseo di Palazzo Achilli a Gavinana, curata assieme all’amico e collega Maurizio Tuci. Di grande interesse è anche il volume Viaggio nella pittura contemporanea pistoieseV, a cura di Domenico Asmone, pubblicato dalle edizioni Brigata del Leoncino nel 2011, con la collaborazione di Simoncini e Tuci. Per la casa editrice Polistampa ha proposto le personalità artistiche di Giuno Gacci e Carlo Vitale.
Siliano Simoncini nell 1994 collabora alla realizzazione di una cartella di undici acqueforti di artisti pistoiesi dedicata al lavoro “1944-1994: 50 di Lavoro”, commissionata dall’Associazione degli Industriali della Provincia di Pistoia. Scrive Umberto Castelli nella presentazione alla cartella “Siliano Simoncini, che avvalora ancor più l’attualità perenne dell’informale … Simoncini è il teorico della lavorazione. Cosa può esservi di più idoneo del rappresentare le bozze di pietra dei palazzi rinascimentali che lui affida in permanente lavoro ad un ipotetico scalpellino?”. La sua incisione è ricca di ricerche chiaroscurali ottenute con linee parallele, lavorate a punta di diamante, in maniera da accentuare l’effetto tridimensionale del bugnato. Il suo interesse per l’incisione è evidente anche nella perfetta resa della tecnica, dove i segni sono realizzati con equilibrio ed armonia e mostrano il rigore di un artista particolarmente attratto dalle ricerche architettoniche. Sicuramente la frequentazione con Giovanni Michelucci, artista che poneva al centro delle sue ricerche l’uomo e il suo rapporto con la natura, ricordato in una recente mostra omaggio Radici. Gli artisti per Michelucci. Gloria Campriani, Andrea Dami, Mario Girolami e Astrid Hjort, inaugurata al Museo Marino Marino di Pistoia nel 2008, sono state un grande insegnamento per Simoncini. Nella sua produzione artistica è evidente che sono ripercorse le orme dell’architetto pistoiese che prende la natura come riferimento formale al quale rivolgersi così scrive Simoncini sul catalogo della mostra sopracitata “Il titolo Radici è stato scelto perché fosse chiaro, da subito il rapporto con il messaggio lasciato da Giovanni Michelucci e con la sua poetica, prtesentando opere in grado di dialogare con l’esistente. Come i disegni di progetto di Michelucci sono radicati alla terra, alla natura, alla sua Toscana, addirittura da presentarsi come forze primigenie scaturite da capovolgimenti tettonici così le opere di Gloria Campriani, Andrea Dami, Mario Girolami e Astrid Hjort, intendono rapportarsi a questo messaggio… non un esplicito richiamo stilistico alla morfologia delle architetture di Michelucci, né tanto meno al suo imperioso linguaggio grafico; piuttosto un’operazione di tipo concettuale che in maniera didascalica affronta le problematiche con intenti metaforici”.