Giò Pomodoro. Percorso per le due cave - Collezione Civica Il Renatico

Sabato 16 dicembre 2006 - ore 18,30

Interventi di:

Giuliano Calvetti - Sindaco del Comune di Monsummano Terme

Caterina Ranieri - Assessore alla cultura del Comune di Monsummano Terme

Cristina Donati - Assessore alla cultura della Provincia di Pistoia

Caterina Zappia - Docente di storia dell'arte contemporanea dell'Università di Perugia

Bruto Pomodoro - Fondazione Giò Pomodoro

Nel periodo settembre/novembre 1990 Villa Renatico Martini ha ospitato una mostra, a cura di Caterina Zappia, dal titolo Luoghi scolpiti tra realtà e utopia, una riflessione sulla produzione dello scultore Giò Pomodoro.

Quell’occasione è servita anche a far maturare l’idea di un intervento di Pomodoro sulle cave di Monsummano che si è concretizzata soprattutto tra il 1993/94, quando l’artista è stato invitato ad elaborare sulle cave di pietra abbandonate il suo luogo scolpito ideale.

L'Amministrazione Comunale ha inserito nell’ambito del progetto provinciale L’arte ambientale. Territori della Provincia di Pistoia, compreso nel più vasto “ TRA ART”, rete regionale per l’arte contemporanea, la pubblicazione di una testo, a cura di Caterina Zappia, in modo da rendere omaggio a Giò Pomodoro, al suo talento, alle sue grandi intuizioni e nella speranza che il progetto possa prendere forma.

A questo proposito dal 16 dicembre 2006 sono state esposte al pubblico le tavole relative al progetto di Giò Pomodoro.

L'esposizione è stata corredata da un video omonimo, a cura di Marco Giori, strumento "evocativo" del percorso naturale che si snoda alle pendici del Colle di Monsummano Alto, tra la Cava Rossa e la Cava Grigia, alla luce del progetto del maestro Pomodoro.

Con il contributo di: TRA - ARTe contemporanea - Rete regionale, Amministrazione Provinciale di Pistoia

Collezione Civica Il Renatico
16 dicembre 2006 - 30 giugno 2007
Contemporaneamente è stata visibile, fino al 30 giugno 2007, una selezione di opere dalla Collezione Civica Il Renatico, dipinti e grafiche collocate negli spazi del secondo piano di Villa Renatico Martini.