Networking. My Home. Una casa in città

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20 - 23 ottobre 2004

Promossa dalla regione Toscana (TRA ART rete regionale per l'arte contemporanea) e dai comuni di Firenze, Livorno, Monsummano Terme, Pontedera, Prato e Seravezza

La terza edizione "Networking" ha offerto alle giovani generazioni creative operanti in Toscana l'opportunità di lavorare a fianco di artisti di fama internazionale attraverso un calendario di workshop e di presentare le opere concepite per l'occasione in un'ampia rassegna finale che raccoglierà, in un unico luogo, i lavori di una sessantina di nuovi talenti.

Obiettivo di questa edizione, curata da Arianna Di Genova, affiancata da Lorenzo Bruni e Matteo Chini, è aprire finestre nuove all'interno dello spazio "città", spazio che nel sentire contemporaneo viene vissuto come centrifugo, poco aggregativo, quasi dissolto.

Dentro le metropoli però esistono degli spazi abitativi, ci sono le "zone di resistenza", i territori della privacy, dove si narra la storia di milioni di individui che quelle città attraversano quotidianamente.

L'incrocio tra memoria collettiva e personale è un posto fecondo per la creatività artistica perché è lì che entra in gioco l'identità. Le reti di relazioni, le biografie, il senso di appartenenza di ogni cittadino finisce così per disegnare una mappa "umana" ricca, variegata e mutante, che "scarta" rispetto alla globalizzazione e di ri-orienta a partire da sé, dai propri vissuti.

In questo secondo il titolo "My Home. Una casa in città", che racchiude un progetto di cinque laboratori più una conferenza finale, rimanda a dei networks che non sono soltanto uno spazio aperto di comunicazione ma anche dei profondi legami affettivi, emozionali, veri "luoghi" comunitari in cui entrano in contatto diversi patrimoni storici. La quotidianità è dunque un piano connettivo, una sorta di mediazione tra il tessuto sociale e quello individuale.
Networking 2004 vede la partecipazione di sei artiste internazionali come la turca Gulsun Karamustafa, l'algerina Zineb Sedira, la serba Dragana Parlac, l'italiana Gea Casolaro, la sudafricana Doris Bloom, la polacca Katarzyna Kozyra. Non è un caso che siano tutte donne le artiste prescelte: sono state invitate a condurre i laboratori in differenti città della Toscana perché da anni lavorano intorno a temi come lo sradicamento, la domesticità, i rapporti familiari, la routine. Per ognuna di loro, la città è abitata da altri microcosmi, è un luogo sedimentato, una geografia umana.

L'artista presente a Monsummano dal 20 al 23 ottobre 2004 è stata la polacca Katarzyna Kozyra che ha tenuto il workshop a oltre 13 giovani artisti selezionati a seguito di partecipazione al bando 2004.

Una mostra finale che si è tenuta nel 2005, ha raccolto i lavori prodotti da tutti i giovani partecipanti. La mostra è stata accompagnata da un catalogo in cui è stata pubblicata la documentazione fotografica dei workshop.

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