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21 settembre - 20 ottobre 1991
Testo critico:
"Le talentueux sculpteur" Fuad, riprendendo l'antica scultura ellenica, pur trasformandola, ha voluto farci risentire gli alti misteri psico-plastici che questa scultura continua ad emanare nel tempo della sua creazione.
La sua ossessione della donna-forma (o forma-donna) greco-orientale si allarga al di là delle frontiere geografiche e si afferma in creazioni che, avendo superato l'ispirazione iniziale, si svilupperanno secondo un processo di una reale autenticità.
La terre-cotte di Fuad possiedono il dono di una presenza ricorrente al contrario dell'aneddoto storico. Esse si inseriscono in una scala di valori che inciviliscono.
Di volta in volta, antiche e contemporanee, impastate in una materia nobile, rivestite di enigmi colorati, esse si interiorizzano nelle loro tinte e nelle loro patine e sembrano burlarsi del tempo che logora.
Per me ed ai miei occhi, esse significano un omaggio a civiltà che, segretamente, perdurano nelle nostre culture. Esse ci fanno ritrovare preziose origine artistiche.
André Verdet
Con il patrocinio di: Regione Toscana e Provincia di Pistoia
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