Francesca Catastini nasce a Lucca nel 1982. Da anni vive e lavora tra Milano e la Toscana.
Nel 2009 ha conseguito il Master in Photography and Visual Design presso NABA e Forma di Milano. A Luglio del 2010 ha preso parte a Fotografia?, organizzato da Docva e dal MUFOCO di Cinesello Balsamo. Il suo porfolio è presente nell’archivio di Docva.
Ha presentato i suoi lavori presso: Cubo Centro Unipol Bologna; Mc2 gallery (Good breeding); Amy-D Arte Spazio, Milano; Photographic Social Vision, Espacio Cultural Caja Madrid, Barcellona (DOMESTIC); Mountain Photo Festival, Aosta; Istituto di Cultura Italiana di Praga; Boutographies, Projection du Jury Montpellier; Palazzo Stenberg,Istituto di cultura italiana di Vienna; Tese di San Cristoforo, Arsenale di Venezia; Ars Now Seragiotti, Padova. Tra le pubblicazioni: Giorgio Bonomi, Il corpo solitario, l’autoscatto nella fotografia contemporanea, Rubettino editore, Saveria Mannelli (Cz), 2011; Di alcune case, con testi di Walter Guadagnini, Good breeding, testo di Francesco Zanot, Back to the Present, a cura di Elisa del Prete, Domestic, Photografic Social Vision e Nothing to see here #1,a cura di Francesco Jodice. Nothin to see here è il numero zero di un magazine di cultura visiva nato nel 2008, risultato di un progetto didattico realizzato nell’ambito del Master Photography and Visual Design organizzato da Forma (Centro internazionale di Fotografia) e NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano. Nel 2013 espone al Mac,n di Monsummano Terme una serie di fotografie che donerà al museo facendole diventare parte della collezione Il Renatico.
“Il Family feeling è per definizione quel design che ti permette di riconoscere la marca di un’auto anche se fosse senza stemma”. (Dal forum 159ownesclub.it). “Il titolo di questa serie, alla luce del significato di Family feeling in ambito pubblicitario, è sicuramente provocatorio, ma oltre a essere ironico, vuole sottolineare quanto sia ambiguo il genere fotografico del ritratto di famiglia. Pur non conoscendo i soggetti di una fotografia, crediamo di poter stabilire se questa appartenga a tale genere, e il criterio che applichiamo per classificarla è la somiglianza, sia tra l’immagine in questione e i ritratti di famiglia che abbiamo visto in passato, sia tra i soggetti rappresentati; in altre parole cerchiamo una sorta di marchio di fabbrica. In realtà c’è una forte differenza tra le persone in posa e il fruitore. Il ritratto che osserviamo dipende in gran parte da come i suoi componenti hanno deciso di mostrasi. In questa particolare appendice di Family feeling, realizzata per Monsummano Terme con famiglie della città, la consapevolezza dei protagonisti è ancora maggiore, catalizzata dal fatto che tutti i partecipanti hanno accettato di prendere posto al progetto sapendo che il loro ritratto sarebbe stato esposto in una mostra proprio a due passi da casa. Il risultato è una serie di autoscatti di famiglia, in cui il mio ruolo non è tanto quello di fotografare, quanto di far sì che l’evento accada, per lasciare che queste famiglie si rappresentino.” (F. Catastini)
“Il Family feeling è per definizione quel design che ti permette di riconoscere la marca di un’auto anche se fosse senza stemma”. (Dal forum 159ownesclub.it). “Il titolo di questa serie, alla luce del significato di Family feeling in ambito pubblicitario, è sicuramente provocatorio, ma oltre a essere ironico, vuole sottolineare quanto sia ambiguo il genere fotografico del ritratto di famiglia. Pur non conoscendo i soggetti di una fotografia, crediamo di poter stabilire se questa appartenga a tale genere, e il criterio che applichiamo per classificarla è la somiglianza, sia tra l’immagine in questione e i ritratti di famiglia che abbiamo visto in passato, sia tra i soggetti rappresentati; in altre parole cerchiamo una sorta di marchio di fabbrica. In realtà c’è una forte differenza tra le persone in posa e il fruitore. Il ritratto che osserviamo dipende in gran parte da come i suoi componenti hanno deciso di mostrasi. In questa particolare appendice di Family feeling, realizzata per Monsummano Terme con famiglie della città, la consapevolezza dei protagonisti è ancora maggiore, catalizzata dal fatto che tutti i partecipanti hanno accettato di prendere posto al progetto sapendo che il loro ritratto sarebbe stato esposto in una mostra proprio a due passi da casa. Il risultato è una serie di autoscatti di famiglia, in cui il mio ruolo non è tanto quello di fotografare, quanto di far sì che l’evento accada, per lasciare che queste famiglie si rappresentino.” (F. Catastini)
“Il Family feeling è per definizione quel design che ti permette di riconoscere la marca di un’auto anche se fosse senza stemma”. (Dal forum 159ownesclub.it). “Il titolo di questa serie, alla luce del significato di Family feeling in ambito pubblicitario, è sicuramente provocatorio, ma oltre a essere ironico, vuole sottolineare quanto sia ambiguo il genere fotografico del ritratto di famiglia. Pur non conoscendo i soggetti di una fotografia, crediamo di poter stabilire se questa appartenga a tale genere, e il criterio che applichiamo per classificarla è la somiglianza, sia tra l’immagine in questione e i ritratti di famiglia che abbiamo visto in passato, sia tra i soggetti rappresentati; in altre parole cerchiamo una sorta di marchio di fabbrica. In realtà c’è una forte differenza tra le persone in posa e il fruitore. Il ritratto che osserviamo dipende in gran parte da come i suoi componenti hanno deciso di mostrasi. In questa particolare appendice di Family feeling, realizzata per Monsummano Terme con famiglie della città, la consapevolezza dei protagonisti è ancora maggiore, catalizzata dal fatto che tutti i partecipanti hanno accettato di prendere posto al progetto sapendo che il loro ritratto sarebbe stato esposto in una mostra proprio a due passi da casa. Il risultato è una serie di autoscatti di famiglia, in cui il mio ruolo non è tanto quello di fotografare, quanto di far sì che l’evento accada, per lasciare che queste famiglie si rappresentino.” (F. Catastini)
"Il Family feeling è per definizione quel design che ti permette di riconoscere la marca di un’auto anche se fosse senza stemma”. (Dal forum 159ownesclub.it). “Il titolo di questa serie, alla luce del significato di Family feeling in ambito pubblicitario, è sicuramente provocatorio, ma oltre a essere ironico, vuole sottolineare quanto sia ambiguo il genere fotografico del ritratto di famiglia. Pur non conoscendo i soggetti di una fotografia, crediamo di poter stabilire se questa appartenga a tale genere, e il criterio che applichiamo per classificarla è la somiglianza, sia tra l’immagine in questione e i ritratti di famiglia che abbiamo visto in passato, sia tra i soggetti rappresentati; in altre parole cerchiamo una sorta di marchio di fabbrica. In realtà c’è una forte differenza tra le persone in posa e il fruitore. Il ritratto che osserviamo dipende in gran parte da come i suoi componenti hanno deciso di mostrasi. In questa particolare appendice di Family feeling, realizzata per Monsummano Terme con famiglie della città, la consapevolezza dei protagonisti è ancora maggiore, catalizzata dal fatto che tutti i partecipanti hanno accettato di prendere posto al progetto sapendo che il loro ritratto sarebbe stato esposto in una mostra proprio a due passi da casa. Il risultato è una serie di autoscatti di famiglia, in cui il mio ruolo non è tanto quello di fotografare, quanto di far sì che l’evento accada, per lasciare che queste famiglie si rappresentino.” (F. Catastini)
“Il Family feeling è per definizione quel design che ti permette di riconoscere la marca di un’auto anche se fosse senza stemma”. (Dal forum 159ownesclub.it). “Il titolo di questa serie, alla luce del significato di Family feeling in ambito pubblicitario, è sicuramente provocatorio, ma oltre a essere ironico, vuole sottolineare quanto sia ambiguo il genere fotografico del ritratto di famiglia. Pur non conoscendo i soggetti di una fotografia, crediamo di poter stabilire se questa appartenga a tale genere, e il criterio che applichiamo per classificarla è la somiglianza, sia tra l’immagine in questione e i ritratti di famiglia che abbiamo visto in passato, sia tra i soggetti rappresentati; in altre parole cerchiamo una sorta di marchio di fabbrica. In realtà c’è una forte differenza tra le persone in posa e il fruitore. Il ritratto che osserviamo dipende in gran parte da come i suoi componenti hanno deciso di mostrasi. In questa particolare appendice di Family feeling, realizzata per Monsummano Terme con famiglie della città, la consapevolezza dei protagonisti è ancora maggiore, catalizzata dal fatto che tutti i partecipanti hanno accettato di prendere posto al progetto sapendo che il loro ritratto sarebbe stato esposto in una mostra proprio a due passi da casa. Il risultato è una serie di autoscatti di famiglia, in cui il mio ruolo non è tanto quello di fotografare, quanto di far sì che l’evento accada, per lasciare che queste famiglie si rappresentino.” (F. Catastini)
“Il Family feeling è per definizione quel design che ti permette di riconoscere la marca di un’auto anche se fosse senza stemma”. (Dal forum 159ownesclub.it). “Il titolo di questa serie, alla luce del significato di Family feeling in ambito pubblicitario, è sicuramente provocatorio, ma oltre a essere ironico, vuole sottolineare quanto sia ambiguo il genere fotografico del ritratto di famiglia. Pur non conoscendo i soggetti di una fotografia, crediamo di poter stabilire se questa appartenga a tale genere, e il criterio che applichiamo per classificarla è la somiglianza, sia tra l’immagine in questione e i ritratti di famiglia che abbiamo visto in passato, sia tra i soggetti rappresentati; in altre parole cerchiamo una sorta di marchio di fabbrica. In realtà c’è una forte differenza tra le persone in posa e il fruitore. Il ritratto che osserviamo dipende in gran parte da come i suoi componenti hanno deciso di mostrasi. In questa particolare appendice di Family feeling, realizzata per Monsummano Terme con famiglie della città, la consapevolezza dei protagonisti è ancora maggiore, catalizzata dal fatto che tutti i partecipanti hanno accettato di prendere posto al progetto sapendo che il loro ritratto sarebbe stato esposto in una mostra proprio a due passi da casa. Il risultato è una serie di autoscatti di famiglia, in cui il mio ruolo non è tanto quello di fotografare, quanto di far sì che l’evento accada, per lasciare che queste famiglie si rappresentino.” (F. Catastini)
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“Il Family feeling è per definizione quel design che ti permette di riconoscere la marca di un’auto anche se fosse senza stemma”. (Dal forum 159ownesclub.it). “Il titolo di questa serie, alla luce del significato di Family feeling in ambito pubblicitario, è sicuramente provocatorio, ma oltre a essere ironico, vuole sottolineare quanto sia ambiguo il genere fotografico del ritratto di famiglia. Pur non conoscendo i soggetti di una fotografia, crediamo di poter stabilire se questa appartenga a tale genere, e il criterio che applichiamo per classificarla è la somiglianza, sia tra l’immagine in questione e i ritratti di famiglia che abbiamo visto in passato, sia tra i soggetti rappresentati; in altre parole cerchiamo una sorta di marchio di fabbrica. In realtà c’è una forte differenza tra le persone in posa e il fruitore. Il ritratto che osserviamo dipende in gran parte da come i suoi componenti hanno deciso di mostrasi. In questa particolare appendice di Family feeling, realizzata per Monsummano Terme con famiglie della città, la consapevolezza dei protagonisti è ancora maggiore, catalizzata dal fatto che tutti i partecipanti hanno accettato di prendere posto al progetto sapendo che il loro ritratto sarebbe stato esposto in una mostra proprio a due passi da casa. Il risultato è una serie di autoscatti di famiglia, in cui il mio ruolo non è tanto quello di fotografare, quanto di far sì che l’evento accada, per lasciare che queste famiglie si rappresentino.” (F. Catastini)