Come consuetudine anche quest'anno una parentesi espositiva è dedicata alla collezione museale "Il Renatico". Temi diversi a confronto: dalla rappresentazione umana all'arte astratta, dagli animali, i paesaggi, alle "nature"... secondo la visione originale dei diversi artisti.
La mostra è visitabile fino al 3 novembre.
Dal 25 maggio al 15 settembre 2024 al Mac,n la personale di Stefano Prisco "MEOCLASSICO". Le sale di Villa Renatico Martini, allestite dal maestro Rocco Normanno, accolgono la grazia, la bellezza, l'ironia delle incantevoli piccole sculture dell'incredibile artista romano.
L'ingresso è libero e gratuito.
La personale di Nicola Nannini "INVENTARIO D'ARTISTA" è un viaggio straordinario nell'arte figurativa. Un magifico spaccato dell'umanità contemporanea con i suoi Types a grandezza naturale, grandiose e impressionanti "case comuni", le Houses, la poesia di paesaggi fatti di luce e dettagli, la forza espressiva dei volti di Prove di immagine, creati con poche essenziali pennellate.
Fino a domenica 18 febbraio 2024 le sale di Villa Renatico Martini ospiteranno la personale di Greta Bisandola "TRANSUMANO". Artista padovana di indubbio talento, si muove nell'ambito del figurativo con uno stile ed una tecnica pittorica originalissima e personale. Un universo di creature dell'immaginario, trasfigurate, trasformate, "transumane", vi cattureranno trascinandovi nel mondo dell'inconscio.
Il Mac,n Museo di Arte Contemporanea e del Novecento ha l'onore di presentare la sua nuova mostra: la personale di Saturno Buttò "Amore sacro e Amore profano".
Una originalissima e dissacrante reinterpretazione della secolare tradizione iconografica religiosa. La figura umana e i suoi eterni, laceranti conflitti.
Inaugura Sabato 29 ottobre 2022, alle ore 17.00, la nuova mostra personale di Roberta Serenari, intitolata "Axis Mundi".
Roberta Serenari, artista bolognese, racconta, con una tecnica pittorica altissima, il suo universo tutto al femminile, popolato da splendide bambine, ragazze, donne.
Sabato 12 marzo alle ore 17.00 presso il Mac,n - Museo di Arte Contemporanea e del '900 si terrà l'inaugurazione della mostra personale di Rocco Normanno "Angeli e Demoni. Luci ed ombre". Tutta la forza, l'umanità dei personaggi, la contemporaneità innovativa delle scene religiose e mitologiche, unite ad una tecnica magistrale, incanteranno e stupiranno letteralmente i visitatori delle sale di Villa Renatico Martini.
Ancora un po' di tempo per visitare e ricordare, nella Saletta delle Ceramiche del Mac,n Martini, alcuni momenti del celebre artista nato il 13 ottobre 1921 a Monsummano, a pochi passi da Villa Renatico Martini.
L'ingresso è gratuito e regolato da green pass.
Per info: 366.
Sono onorato di essere il curatore di questa mostra (e ringrazio Rita Rocca per questo) e di aver seguito gli artisti dell’associazione di cui faccio parte e che rappresento, la Aerografisti Italiani Riuniti. Sono profondamente grato dell’enorme opportunità offertaci dal Comune di Monsummano Terme, dal Museo di Arte Contemporanea e ‘900 e dalla Cooperativa Officine della Cultura, perché attraverso questa mostra diamo vita ad una operazione culturale e di rivalutazione della nostra tecnica attraverso le opere dedicate a David Bowie, come vera espressione artistica alla pari del pennello e di altre forme creative.
"Giotsas assorbe la contemporaneità dalle sue esperienze e le trasferisce nella sua arte, non sempre facile o comprensibile, ma originale e di forte impatto emotivo.
Grandi tele che comunicano con equilibrio e armonia, attraverso trasparenze ottenute con materiali di riciclo e oggetti preziosi, che occupano un’estensione spaziale tridimensionale, che Giotsas ha recuperato nel lungo percorso artistico formativo, costruito sulla lettura e l’ascolto di dialoghi sprezzanti, insolenti e spregiudicati che lo hanno aiutato a crescere e a plasmare immagini avvincenti e irriverenti, attraverso una mescolanza di colori che produce effetti kafkiani e forme irrazionali che legittimano la caducità del reale.
Perché donne? Perché come in ogni situazione che si rispetti la figura femminile all’interno di un nucleo riesce a coprire e risolvere molte problematiche impreviste e soprattutto riesce a farlo con ottimismo e prontezza.
Le loro opere saranno presenti nelle sale e permetteranno al pubblico di vedere, conoscere e approfondire nuove proposte iconografiche con basi tecniche di antica provenienza: xilografia, calcografia e la più recente litografia.
Affiancate alle opere della creatività artistica giovanile, per il ventennale del Premio, saranno esposte le opere di due grandi artisti di fama internazionale: Jean Dubuffet e Mimmo Paladino.
Ogni opera si identifica col verso di Neruda, semplice, ricco, profondo, potente, palpitante di emozioni vitali, che racconta il forte smarrimento che procura in un artista l’incontro inatteso con una “musa vagante”: sognata, immaginata o realmente vissuta. Occhi indagatori che inseguono, mani delicate che sfiorano, corpi provocanti che colloquiano maliziosamente, volti sofferenti o gioiosi che trasmettono le loro angosce o la loro soddisfazione, tutte figure, protagoniste o gregarie, che si insinuano nella mente dell’artista e, dopo un processo mentale di selezione e rielaborazione, diventano vere opere d’arte.
La mostra dal titolo “Oggi gli artisti siamo noi” presenta i lavori dei bambini delle scuole primarie del territorio che hanno frequentato il museo fin dalla scuola dell'infanzia e che ogni anno partecipano ai laboratori didattici.
Anche attraverso proiezioni e l'utilizzo del touch screen, i giovanissimi artisti con la loro colorata e vivace creatività riempiranno di disegni, collages, colori e fantasia il museo.
“Nei lavori di Edoardo Cialfi”, scrive il critico d'arte Carles Marco, “la tecnica ha un ruolo fondamentale. Proviene dalla Street Art ed è legato all’uso dei mezzi della pittura di strada. Lui è un writer, non si tratta di utilizzare una bomboletta e d’indossare una felpa con cappuccio, esserlo comporta un atteggiamento spirituale e una dedizione piena.
Chissà quante volte Leonardo, nato a Vinci nel 1452, a qualche chilometro da Monsummano, per la sua curiosità indagatrice nel voler scoprire i meccanismi che fanno “muovere il tutto”, è salito sui dolci crinali del Montalbano per disegnare le valli, le pietre, i ruscelli.
Così come Ferdinando Martini ha progettato di sostenete gli artisti che lui apprezzava per la fama che diffondevano con il loro lavoro, oggi l’Amministrazione Comunale di Monsummmano Terme, intende continuare l’opera del suo concittadino proponendo in contemporanea all’esposizione del dipinto di Giovanni Fattori un’altra mostra realizzata da dieci artisti, molti dei quali di fama internazionale, che operano nell’ambito dell’arte figurativa, che presentano la loro visione della realtà, con un linguaggio e una lettura originale del mondo che li circonda, proponendo una loro ipotesi di luogo dell’otium.
Mostra a cura di Filippo Basetti e Paola Cassinelli
Artisti in mostra: Filippo Biagioli, Martina Bruni, Mauro Clemente, Alessio D’uva, Stephanie Astrid Lucchesi, Valentina Marcantelli, Natalia Michelozzi, Rachel Morellet, Emilia Maria Chiara Petri, Filippo Rossi, Elisa Salvicchi, Santimatti, Silvia Vanni.
Per tutti coloro che ancora non hanno avuto la possibilità di visitare la mostra “Dinamiche interne: percorsi visivi nella collezione civica”, settembre sarà il mese per farlo.
Infatti, fino al 30 settembre 2018 al Museo di arte contemporanea e del Novecento di Monsummano Terme sarà possibile ammirare importanti opere appartenenti alla collezione museale, arricchita di artisti importanti come Renato Guttuso.
“Dinamiche interne: percorsi visivi nella collezione civica”, è il titolo della mostra, a cura di Paola Cassinelli, che a partire dal 1° luglio il Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento di Monsummano Terme si proporrà ai visitatori fino al 2 settembre 2018.
Giovanni Timpani, artista campano, diplomato con lode all’Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato il vincitore, nel 2015, del 9° Premio Internazionale Biennale d’Incisione Città di Monsummano Terme. Dopo tre anni Timpani torna a Monsummano con una mostra che mette in evidenza i notevoli progressi raggiunti grazie allo studio continuo e all’incessante sperimentazione tecnica.
Questo evento mette in luce, inoltre, un aspetto nuovo di Chevrier che è quello di essersi dedicato alla progettazione ed esecuzione di oggetti d’arredo, quali paraventi, cassapanche, appendiabiti, o indumenti quali sciarpe o foulard, o ancora bigiotteria smaltata con annessi portagioielli, addirittura quadri da viaggio, tutto perfettamente riconoscibile, poiché realizzato e decorato con forme e colori derivati dalle sue opere d’arte.
La vincitrice della edizione 2017 è Simona Saladino dell'Accademia di Belle Arti di Palermo con l'opera "La nave di pietra".
Maestri, allievi, artisti affermati e talenti alle prime armi, uniti nelle stanze del museo che per sua vocazione coniuga passato e futuro, in un continuum dove l’arte la fa da padrone.
Non sono molte le informazioni che il gruppo creativo toscano, composto da Nico “LOPEZ” Bruchi, Daniele “UMBERTO STAILA” Orlandi, Marco “SERA” Milaneschi, Andrea “MOZZART” Montagnani, Cosimo “CIONSI” Grandoli, Ginevra “RAME13” Giovannoni, ha fornito anticipatamente, tuttavia gli Elektro Domestik Force daranno vita a qualcosa di nuovo, anche mediaticamente, mostrando una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea.
La cieca attesa
L’angoscia de le gentiche son qua giù, nel viso mi dipignequella pietà che tu per tema senti.
Il Museo d’arte contemporanea e del Novecento di Monsummano Terme nell'anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura dedica la prossima esposizione agli artisti pistoiesi, di nascita o di formazione, che dall'inizio degli anni Novanta, con la presentazione delle loro opere a Villa Renatico Martini, hanno contribuito con le loro successive donazioni ad arricchire la collezione de Il Renatico di opere d’arte di illustre valore.
Il primo ad affacciarsi all'Oblò è Stefano Luciano, artista vicentino, che con la mostra personale dal titolo “Storie controverse – Silenziosi avvenimenti”, presenta il suo lavoro, composto da dipinti ed incisioni, nel quale propone il recupero di immagini di vecchie fabbriche e di magazzini abbandonati.
24 settembre - 31 dicembre 2016
A cura di Paola Cassinelli
Francesco Avesani, Gabriella Bais, Filippo Basetti, Elena Boccini, Giorgio Giotsas, Camilla Pelleri, Angelo Gilberto Perlotto (Gibo), Giuseppe Vigolo, Antonella Zerbinati assieme a Simone, protagonista di un corto Altrove realizzato da Mauro Melgrati e Cesare Cicardini, che racconta il viaggio a Malta di un ragazzo ventiquattrenne che finalmente assapora il piacere della propria indipendenza e si riconosce nella frase “Anche se sono Down sono tante altre cose”, si cimentano in un progetto espositivo che affronta i numerosi tragitti che ognuno di noi è costretto a percorrere nel proprio quotidiano, trasferendo il proprio sentire verso avventure simboliche, astratte, iperrealiste o reali.