Mac,n - Museo di arte Contemporanea e del '900

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Luciano Lattanzi

Carrara (MS), 1925 / Carrara,2010


Laureato in Lingua e Letteratura Inglese, risiede dalla metà degli anni Cinquanta, tra Londra, Parigi, Berlino e New York dove inizia a dipingere entrando in contatto con l’ambiente artistico Informale. Particolarmente attratto dal lavoro di Jackson Pollock, Lattanzi approfondisce il rapporto che intercorre tra “gesto”, inteso come atto puro e semplice, tipico dell’Action Painting americana e, la “materia”, quale mezzo espressivo privilegiato dell’Informale europeo. Nel gesto e nella materia, l’artista individua gli elementi essenziali dell’ornamento dal quale elabora un tipo di pittura che lui definisce Semantica, ossia, un’organizzazione non gerarchica di parti necessarie e interagenti nella cui dinamica interna, ogni elemento, gesto, segno e macchia di colore, non è inferiore o superiore all’altro. Da questi principi Lattanzi redige nel 1957 a Londra, Manifest of Semantic Painting e nel 1961 a Francoforte, il Secondo Manifesto Semantico in collaborazione con Werner Schreib. In seguito, pubblica Annotazioni sulla Pittura Semantica, (Siena, Ed. Maia, 1961), La Peinture Sémantique (Parigi, Ed. Le Prat, 1962) alternando ai testi teorici, una serie di mostre personali, tra le quali citiamo: New Vision Gallery, Londra, 1957; Galleria Numero, Firenze, 1957; Galérie Fürstemberg, Parigi, 1958; Galleria Prisma, Milano, 1959; University Gallery, Minneapolis (USA), 1960; Drian Gallery, Londra, 1961; Galerie Brusberg, Hannover, 1962; Galleria del Cavallino, Venezia, 1963; Galerie Sydow, Francoforte, 1964; Galérie Le Gendre, Parigi, 1965; Galerie Brusberg, Hannover, 1966; Galérie Falchetti, Parigi, 1967. Negli stessi anni è impegnato in numerose collettive: Mostra Arte Toscana, Firenze, 1959; Mostra Nazionale, La Spezia, 1960; Internationale Malerei, Wolframs-Escenbach, 1961; Pittura Contemporanea, Milano, 1962; L’Art et l’Écriture, Stedelijk Museum, Amsterdan e Staatliche Kunstalle, Baden-Baden, 1963; XXXII Biennale di Venezia, Venezia, 1964; Biennale Internazionale de La Gravure, Lubiana, 1965; Salon D’Automme, Parigi, 1966; Werke der 1° Internationalen Malerwochen auf Schloss Retzhof bei Leibnitz, Graz, 1966; Figuration Critique 1989, Grand Palais, Parigi - Palazzo Lanfranchi, Pisa, 1989. Negli anni Settanta e Ottanta, l’artista sviluppa ulteriormente la tematica ornamentale alla quale, si uniscono da una parte, elementi mistico-simbolici vicini allo stile del pittore Werner Schreib e dall’altra, la volontà di dominio intellettuale sulla forma che è propria di Robert Estivals e dello Schematismo.

Le sue opere sono esposte nei seguenti musei: Landes Museum Hannover; Museum Univerity of Minnesota; Kastner Gesellschaft Hannover; Museum Leverkusen; Museo della Grafica, Milano; Landes Museum Joanneum, Graz; Museo Civico, Torino.

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