Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Monreale, dove consegue la maturità nel 1988 e successivamente si diploma nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, indirizzo decorazione. Durante gli anni dell’Accademia, la sua ricerca si orienta verso l’espressionismo astratto, con una particolare ricerca sui paesaggi; da tempo, la sua ricerca ha subito una svolta, orientandosi verso un nuovo elemento: l’uomo e la sfera della memoria ad esso legata. Dal 1995 ad oggi ha insegnato Tecniche dell’Inci-sione all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Catania. Tra le principali mostre personali e collettive di grafica citiamo: Collettiva il Bosco, Petralia Soprana, Palermo, 1995; Crossing over - Change in Place, Palermo, 1995; Sottopressione -Incisioni, Auditorium S. Chiara, Comune di Racalmuto (Agri-gento), 1996; Printmakers International Print Exhibition, Portland Art Museum, Portland (USA), 1997; Sottopressione, Palazzo dei Benedetti, Cinisi - Palazzo Cataldi, Terrasini (Palermo), 1997; Palermo Paperworks prints from the Accademia di Belle Arti, incisioni, Corcoran Gallery, Washington (USA), 1997; L’Incisione nelle Istituzioni Artistiche Italiane. Palermo-Roma, Villa Renatico Martini, Monsummano Terme (Pistoia), 1998; Mail Art Italia, Comune di Belvedere Ostrense, Ancona, 1998; Nel Segno, Incisioni, Racalmuto (Agrigento), 2000; Segni del Tempo, Comune di Cattolica, Rimini, 2000.
Ha conseguito i seguenti Premi: Premio per l’incisione, Ugonia-Morselli, Brisighella (Ravenna), 1993; Premio Biennale del vino, Premio di Incisione Associazione Culturale G. Falletti, Barolo (Cuneo), 1996.
La grafica di Carlo Lo Biundo è un concentrato di forze strutturali, volumi emergenti e contrapposti su diversi piani, luci che si insinuano svelando il suo mondo fantastico, “Il cosmo dischiude la sua corolla come fiore che, sfiorato dai raggi solari, torna a vita rivelando tutto il suo splendore di orrido infinito. Lo Biundo, asservendo al suo mondo fantastico tutte le tecniche incisorie, trionfa sulla materia immota, impone vorticosi e rapidi sussulti ad un mondo per vocazione inerte, insinua in lui tutta la forza prorompente di una mente feconda […]” (cfr. C. Alessandri, Carlo Lo Biundo, in Sottopressione - Incisioni, Palermo 1997).
Nella costruzione dell’opera, predomina un’architettura di segni nei quali, si concentra una trama di linee, disposte secondo un ordine ripetitivo studiato per amplificare l’effetto tridimensionale della composizione; infatti, quando il tratto si infittisce in una serrata intersezione delle linee, vengono ad accentuarsi le zone d’ombra che, si contrappongono alle parti in cui la “maglia” è più larga dove penetra la luce. Come spiega Fiammetta Sciascia: “Carlo Lo Biundo crea macchie di vuoto e raggiunge un effetto magmatico di straniamento segnico sovrapponendo matericamente i valori compositivi. Una implosione centripeta di forze del disordine nella quale ancora si leggono gli archetipi dell’ordine precostituito” (cfr. F. Sciascia, in Sottopressione - Incisioni, Palermo 1996).
“Sempre attento al fissare sulla lastra segni differenti e irripetibili, Carlo Lo Biundo parte dall’identificazione del dato di realtà per giungere ad una resa compositiva mai banalmente descritta. Nei suoi corpi nudi, solo accennati nelle sinuosità delle curve, il bianco cadenza il ritmo spaziale dell’immagine, istituendo una dialettica visiva fra pieni e vuoti” (cfr. G. Di Piazza, L’Acquaforte: una morsura intellettuale, in Sottopressione - Incisioni, Palermo 1997).
Il lavoro di Lo Biundo si orienta verso l’indagine dell’uomo, del corpo umano e della sfera della memoria ad esso legata. Le opere di questo periodo sono incentrate sulla evocazione della presenza umana che viene rappresentata con un fitto intreccio di segni e di forme indefinite, quasi incompiute, tra le quali sono percepite parti del corpo umano che si sottraggono ad una riconoscibilità immediata. Le figure, riemergono dal caos del segno convulso attraverso il chiaroscuro che, le plasma nella luce e nell’ombra, creando un movimento sinuoso e una morbidezza delle curve.