Nel 1984 si diploma all'accademia di belle arti di Firenze. Le principali mostre alle quali ha partecipato subito dopo il diploma sono: nel 1984 la settima edizione della mostra Giovani presenze in Toscana alla galleria di arte moderna di Forte dei Marmi (LU), la decima rassegna nazionale di pittura città di Pistoia, dell'arte e della vita, generazione a confronto, Pistoia; nel 1985 inaugura la personale a Montecatini Terme (PT), alla galleria Il Quadrato Jeux et Divertissements. Sono sue due personali una del 1988 "Avventura nel blu di Prussia" all'accademia Dino Scalabrino sempre a Montecatini e l'altra a Cassino (FR) nella sala delle esposizioni "Barricate misteriose" nel 1990. Nel 1992 espone al Parlamento Europeo di Strasburgo Inta et extra , nel 1995 è con le sue opere a Montegranaro in provincia di Ascoli Piceno. Nel 1999 è a Massa e Cozzile (PT) con un'altra personale "A casa di Giorgio" e nel 2000 partecipa a una collettiva artisti associati per l'arte contemporanea a Bielefeld (Germania). Tommaso paloscia nel 1992 scrive la presentazione a Taddei nel catalogo della mostra al parlamento Europeo di Strasburgo "Da un espressionismo formale di base alla penetrazione e all'approfondimento psicologico degli eventi, seguendo comunque la via delle deformazioni dall'immagine umana: quest'indirizzo, che non ripudià le origini, ma anzi ne sviluppa le impostazioni figurali con coraggiosi interventi, è il motivo dominante, e la guida della pittura di Lorenzo Taddei. E' una scelta sempre rinascente sulla via dell'evoluzione che con gradualità trasferisce nel mondo dell'immaginario i fatti poetici dell'artista, con tutto il peso delle drammatiche relaltà della vita in cui sono incentrati: per un universo fantastico, cioè, che condisca di dubbi sapienti quelle realtà "vere" trasformandole in episodi appena verosimili (cfr. Lorenzo Taddei, Inta et extra, catalogo della mostra, Strasburgo 1992, Monsummano Terme (PT), Luchi, 1992).
Lorenzo Taddei realizza per la cartella "1944-1994: 50 anni di lavoro", commissionata dall'Associazione degli Industriali della provincia di Pistoia un'acquaforte dove ripropone le sue particolari e fantastiche figure umane, sproporzionate, scomposte, ripiegate in improbabili porzioni o in un dinamico moto, con gambe elefantiache, che si ripete all'infinito. Alle spalle ingranaggi circolari appoggiati ad un paesaggio collinare richiamano il tema del lavoro nelle officine dove sembrano avere più umanità le macchine che non gli operai coinvolti in un'interminabile catena di montaggio. Umberto Castelli quando presenta l'opera di Taddei nella prefazione alla cartella scrive: "...esprime una simbologia surrealista di stile avanguardista...le ruote di Taddei, una liscia e l'altra dentata, sullo sfondo di una paesaggio con atmosfera in tempesta, sono il segno della percorrenza attiva di ogni uomo. Esso appare in corsa con le ruote stesse, quasi a significare l'essere esasperatamente alla ricerca del lavoro per vivere e sopravvivere". Questi soggetti non sono nuovi comunque nella poetica di Taddei e uomini dalle misure gigantesche, soprattutto negli arti inferiori, si ritrovano nelle pitture Improvviso nel bagno o Visione fuggitiva del 1984, nelle sculture realizzate con legno e plastilina policroma Le Barricate misteriose del 1991 o Alfabeto del 1999 e in numerosi disegni e schizzi preparatori. L'uomo che ricerca le sue origini attraverso i viaggi infiniti nella storia o nella mitologia e che, non di rado, subisce parziali o totali metamorfosi, nel corpo e nell'animo, durante il percorso è un tema molto spesso indagato dagli artisti e Taddei lo ha sviluppato ottenendo risultati avvincenti e affascinanti per l'osservatore.
P.C.